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Franco Cavalli
Il libro sarà presentato il 23 maggio alle 18.00 al LAC di Lugano, il 3 giugno al Teatro Dimitri di Verscio. |
(Video tratto da Naufraghi)
Oncologo di fama mondiale, politico attivo a livello comunale, cantonale e nazionale, medico impegnato in progetti umanitari, militante socialista, padre di una famiglia numerosa: si può davvero dire che Franco Cavalli abbia vissuto tante vite – e ancora di più sono quelle in cui ha lasciato il segno.
A 83 anni, Cavalli si guarda indietro e racconta le sue imprese, invitandoci a riviverle con lui. Siamo dunque testimoni degli sforzi profusi dal giovane medico per sviluppare le cure oncologiche nel contesto arretrato del Canton Ticino degli anni Settanta, e vediamo come riesca, nonostante le difficoltà, a fondare uno dei centri di ricerca più importanti al mondo per lo studio dei tumori: l’Istituto oncologico di ricerca, che oggi a Bellinzona forma con l’Istituto di ricerca in biomedicina il polo BIOS+. Veniamo condotti, poi, dietro le quinte della politica svizzera, tra alleanze e fratture, e assistiamo agli incontri di Cavalli con personaggi come Franco Basaglia, Gorbaciov, Rossana Rossanda. Ci stupiamo insieme a lui quando si ritrova come paziente, dopo George Harrison e Hugo Chávez, il famigerato «tesoriere della mafia siciliana» Nino Salvo, e, portati dai suoi racconti, visitiamo Cina, Stati Uniti, Medio Oriente e America latina, dove negli anni ha sviluppato progetti di aiuto medico come AMCA e mediCuba.
Con l’impeto, lo spirito critico e la generosità che lo contraddistinguono, Cavalli ripercorre otto decenni di storia locale e mondiale, intrecciando al racconto le sue riflessioni su temi d’attualità come lo strapotere di Big Pharma, il senso degli eserciti e le contraddizioni del capitalismo, in un’autobiografia vivida e coinvolgente.