Ultimo, e forse meno grave esempio, quello della deducibilità almeno parziale dei premi delle casse malati dalle imposte, su cui abbiamo votato a giugno: ai meno abbienti non si è regalato nulla o quasi, ai ricchi parecchio. 

Il Lorenzino, che ogni domenica sputa veleno e fake news sul “Mattino”, ora recidiva con la sua proposta di un contributo federale per abbassare i premi di cassa malati per tutti. Addirittura lui, bontà sua, è obbligato (vedi Corriere del Ticino, 21.07, pag. 6) a riconoscere che con quanto propone “ne beneficerebbero anche i redditi alti!”. Non dimentichiamo, lo ripeteremo ad ogni piè sospinto, che questi redditi alti da noi già approfittano enormemente del fatto che siamo l’unico paese civile dove i premi di cassa malati sono uguali per tutti, che uno si chiami Blocher o che sia un semplice postino.

Anche il Gigi di Viganello capisce che, se si vogliono aumentare i contributi federali per diminuire il peso dei premi di cassa malati, questi ulteriori fondi devono servire unicamente per aumentare i sussidi e soprattutto per alzare il limite sino al quale si devono ricevere questi sussidi. Non dimentichiamo che a soffrire difatti dei premi uguali per tutti è soprattutto il ceto medio-basso, che attualmente riceve sempre meno sussidi per pagare i premi di cassa malati che stanno esplodendo.

Ma tant’è: una volta la Lega si batteva soprattutto per la cassa malati unica e talora, almeno sottovoce, addirittura per i premi proporzionali al reddito. Ora però sono passati dall’altra parte della barricata, a loro interessa unicamente aiutare i ricchi ed il ceto-medio alto. 

Quale ciliegina sulla torta, nello stesso contributo Lorenzino si scandalizza perché troppi parlamentari federali sono “cassamalatari”. La maglia gialla in questa categoria è detenuta dall’UDC, che, se non ci sbagliamo, non solo per le cantonali, ma anche per le federali rimane l’alleato di ferro della Lega. Ma al “Mattino” la coerenza non è mai stata di casa. E con questa proposta ne abbiamo un’ulteriore prova: dopo aver definito le pratiche delle casse malati “intrasparenti, ecc. ecc.”, ecco che Quadri non si vergogna (e questo è forse l’aspetto peggiore in tutta la storia) di proporre che questo contributo di fondi pubblici vada semplicemente alle casse malati, che bontà loro dovrebbero poi vedere come abbassare i premi. Di fronte a questa proposta i cassamalatari stanno già stappando le bottiglie di champagne!