Invece nella seduta del 21 giugno il Consiglio Comunale, con la sola opposizione del gruppo Rosso-Verde-ForumAlternativo, ha accettato il messaggio municipale, che stanzia poco meno di 150’000 franchi per uno studio “per ottimizzare il funzionamento dell’Azienda Elettrica comunale”. Non c’è dubbio che quest’azienda fa gola ai privati.
Lo scopo dello studio è effettivamente quello di valutare la possibilità di una liberalizzazione/privatizzazione parziale o totale. È proprio vero che “l’ideologia borghese” (dove “ideologia” sta per argomenti gratuiti inventati semplicemente per nascondere la volontà di riempirsi le tasche) è impermeabile a quanto insegna l’esperienza, in questo caso la lista dei molteplici fallimenti delle varie privatizzazioni nel settore dell’acqua e dell’elettricità.
La Sinistra asconese ha già annunciato che se si arrivasse a tanto scatterebbe il referendum. E come decide di solito il popolo in queste situazioni, dovrebbe essere noto a tutti.