Lungi da essere ideali, le ragioni sono “ideologiche”: cioè legati al moltiplicatore. E poi, cavolacci, non possiamo mica mescolarci magari con quei proletari di Losone, pensa indubbiamente l’élite asconese. Una certa mescolanza avviene da sempre alla pista di ghiaccio della Siberia, situata tra i due comuni, e sede del Hockey Club Ascona, che mezzo secolo fa, era dopo l’HCAP la seconda squadra più forte del Cantone. Uno dei temi ricorrenti della politica comunale asconese è da sempre la copertura di questa pista di ghiaccio: da almeno un quarto di secolo (ma è una sottostima) il Municipio ne discute (innumerevoli le interpellanze in Consiglio Comunale), ma non si è mai deciso, per mancanza di … fondi. 

Nel frattempo, mentre anche Prato Sornico (paesino sperduto della Val Lavizzara) copriva la sua pista, Ascona invece foraggiava lautamente sport molto meno proletari, come il polo e l’ippica, che più s’addicono alle immagini che lor signori si fanno del Borgo. Ora finalmente la svolta: la pista sarà coperta. La decisione è arrivata non da ultimo per un importante Crowdfunding lanciato da privati. La ricca Ascona non si è poi vergognata d’andare a elemosinare sussidi per quest’opera a tutta una serie di piccoli comuni del comprensorio: ma appunto, pecunia non olet!