Ricordiamoci che alcuni di quest’ultimi hanno addirittura co-finanziato il rinnovamento della nostra ambasciata, senza dimenticare gli incontri con Putin stesso. Allora i massacri in Cecenia e quanto stava capitando in Siria, non contavano. Ora tutto è cambiato e ci si sta rifacendo una verginità. L’aggressione putiniana in Ucraina torna però utile anche per avere finalmente una buona scusa per aumentare le spese militari, impresa che era diventata molto difficile dopo la caduta del muro di Berlino. Da allora ci si era dovuti “accontentare” di 5 miliardi all’anno. Ora Liberali, PPDini e UDCini, tutti allineati in buon ordine, hanno fatto accettare d’urgenza al Consiglio Nazionale una mozione che richiede un aumento di queste spese ad almeno 7 miliardi l’anno. Beninteso: senza alcuna spiegazione su come dovranno essere spesi questi miliardi. Non c’è dubbio che ora anche il Consiglio degli Stati approverà a grande maggioranza questo demenziale aumento.
Contemporaneamente, viste le difficoltà geopolitiche ed economiche, non c’è dubbio che ci sarà un’ulteriore diminuzione dei fondi a disposizione p. es. per i sussidi di casse malati, anche se i premi esploderanno di nuovo.
La faccia tosta di lor signori non ha veramente limiti.