Difficile capire però perché recentemente la commissione sanità e socialità del nostro Gran Consiglio si sia recata, anche per una sua riunione, alla “Clinica Sant’Anna” a Sorengo, di proprietà di “Swiss Medical Network” (SMN) che possiede pure la clinica “Ars Medica” a Gravesano. Istituzioni sanitarie, se così si può dire, dichiaratamente del tipo profit, cioè basate sul lucro. Riunione seguita ovviamente, noblesse oblige, da un” apéro très riche”. Nel numero precedente di questi Quaderni abbiamo parlato degli sfrenati piani di conquista da parte di SMN nel mercato sanitario cantonale (Il delirio di onnipotenza di Monsieur Hubert, Quaderno 52). Ai membri di suddetta commissione sanitaria sono stati somministrati una serie di discorsi tesi ad imbambolarli da parte di diversi CEO, in parte già attivi precedentemente in altre strutture, che con la sanità hanno a che vedere come i classici cavoli a merenda (p. es. la Migros). Sembra che alcuni membri della commissione fossero abbastanza entusiasti della presentazione di quella che veniva venduta come un’operazione caritatevole, ma che in realtà è un’operazione abbastanza sordida, che parte dall’acquisto di una serie dei famigerati centri medici, che sono una delle cause principali dell’esplosione dei costi sanitari nel nostro cantone.
Poco gradite sono state invece le domande di Beppe Savary, partendo da quella a sapere se potevano indicargli una società anonima, per la quale non valga come legge suprema quella della massimizzazione del profitto. Ultimamente la suddetta clinica privata si è illustrata p. es. nella creazione di un nuovo “centro senologico di alta qualità”: molto scintillante per quanto riguarda l’arredo logistico, un po’ meno per gli “specialisti” che vi operano. E sì che nel cantone c’è già un centro senologico cantonale di EOC che funziona benissimo. Ovviamente han voluto un costoso doppione inutile. Interessante è dare un’occhiata al board of directors di SMN: oltre i citati CEO, vi si trova anche l’ex consigliera federale Metzler, la dottoressa Fehlmann, co-fondatrice di “Anesthesia SA” (Eologate?), e naturalmente non poteva mancarci per il Ticino Fulvio Pelli. Vale forse la pena ricordare che SMN si è illustrato nel passato già in un paio di occasioni per cercare immediatamente di sabotare i contratti collettivi, quando acquista una struttura dove questo esisteva. Ci è riuscito, almeno in un caso, con la complicità di acquiescenti tribunali (Magnati, politici e tribunali all’assalto degli ospedali pubblici, Quaderno 37, pag. 12; I magnati delle cliniche private, Quaderno 37, pag. 13).