Un’altra ferrea legge nell’ambito del sistema capitalista dice che quando il potere borghese è minacciato in modo importante dalle richieste o dall’avanzata delle forze popolari di sinistra, la borghesia non si fa molti patemi d’animi nel sostenere i movimenti fascisti. Storicamente gli esempi di questa legge si sprecano: senza risalire all’esempio classico dell’ascesa al potere un secolo fa del nazifascismo (che non avrebbe mai trionfato senza il sostegno del grande capitale), basterebbe pensare al colpo di stato di Pinochet contro Allende o al massacro di un milione di comunisti in Indonesia da parte di Suharto. Chi volesse una lista più esaustiva veda Il Metodo Giacarta.

Anche Macron, quale marionetta del capitalismo finanziario, non si è smentito in proposito. Nel secondo turno delle legislative francesi del passato giugno in più di 30 circoscrizioni elettorali c’è stato il duello tra un candidato del movimento della Le Pen e della Sinistra Unita (NUPES). In nessuna di queste circoscrizioni Macron ha detto di non votare il candidato della Le Pen come aveva invece fatto Mélenchon al secondo turno delle presidenziali. Quest’appoggio di Macron ha grandemente contribuito al successo elettorale del Rassemblement National.