Per chi vive e si impegna politicamente a Lugano non sono pochi i motivi di irritazione: per lo spreco di tempo e di risorse nella gestione di molti progetti della Città e, soprattutto, per l’arroganza con cui il Municipio di destra-centro respinge ogni critica, giustifica scelte sconsiderate, fa e disfa in modo inconcludente, anche ignorando decisioni popolari o del consiglio comunale. Ci limitiamo a due esempi: il PSE (Polo Sportivo e degli Eventi) avallato in votazione popolare; la politica dell’alloggio proposta da un’iniziativa popolare e definita da una decisione unanime del consiglio comunale.

 

PSE


Si è votato per uno stadio di 10’000 posti perché, si diceva, erano necessari per ospitare anche partite internazionali: ora lo si è ridimensionato a 8’250. Si è votato per strutture “trasparenti” (pareti vetrate). Ora vengono soppresse perché disfunzionali: non lo si sapeva prima? Si sono inseriti nel “polo sportivo” immobili estranei fra cui la famosa “Torre Est”, indispensabile, si diceva, per raggruppare l’amministrazione comunale e aumentarne la produttività. Nelle scorse settimane il Municipio ha però offerto quegli spazi per sistemarvi la Magistratura! E l’amministrazione? Si potrà forse mantenerla in Centro, come proponevano i critici di quel PSE…

Veniamo al finanziamento. Nel novembre 2020 Lugano emetteva un prestito obbligazionario di 140 milioni di Fr. con l’interesse molto favorevole dello 0,15%; un mese dopo il Municipio proponeva un contratto di “partenariato pubblico-privato” stravagante: i privati anticipano i 100 milioni di Fr. per il nuovo stadio e Lugano li ripaga in 27 anni con un leasing dal tasso d’interesse di ben il 2,38%! Analogo approccio per il Palazzetto dello sport, con un tasso assurdo del 3.08%. Rispetto agli oneri del prestito obbligazionario, il leasing comportava una maggior spesa di 31 milioni per lo stadio e di 28 per il Palasport. Era questa una critica importante degli oppositori a quel progetto: il Municipio replicava con arroganza che il prestito comportava l’aumento del debito della Città e pregiudicava il suo “rating”. Cavolate! Un leasing con rimborso in 27 anni del capitale anticipato e un tasso d’interesse esorbitante era, per le agenzie di rating, peggio di un debito obbligazionario con un tasso d’interesse più favorevole. Ora il Municipio lo ha capito e annuncia come una grande scoperta che le obbligazioni sono l’opzione migliore. Bravi, ma intanto i tassi d’interesse di 5 anni fa ve li sognate!

 

Politica dell’alloggio


Qui si rivela il disprezzo di un Municipio “borghese” per i cittadini meno favoriti. Dieci anni fa, il consiglio comunale adottava un controprogetto all’iniziativa popolare “per abitazioni accessibili a tutti”, concordato con i promotori (PS, Associazione Inquilini, VPOD) e stanziava 10 milioni di Fr. per attuarlo. Obiettivo: mantenere e sviluppare la disponibilità di alloggi a pigione accessibile ai redditi medio-bassi. Strumenti: misure pianificatorie; consulenza a promotori immobiliari; creazione o partecipazione a Organizzazioni di utilità pubblica che possono beneficiare dei crediti agevolati federali per acquistare, ristrutturare, costruire abitazioni a pigioni moderate; sostegno di altre iniziative; concessione di suoi terreni in diritto di superficie. Non si è fatto nulla, salvo concedere un terreno a una cooperativa, che ha avviato un progetto.

Oggi, nei quartieri popolari della Città, molti stabili con appartamenti a pigione moderata e bisognosi di rinnovo sono in vendita e i loro inquilini a rischio di essere sloggianti. Per esempio, in via Vergiò a Breganzona l’immobiliare Monopoly (un nome, un programma…) ha acquistato 11 palazzine e ne vuole trasformare 4 in proprietà per piani, non accessibile a tutti gli inquilini. Una parte di loro si è attivata e chiede alla Città se può fare qualcosa con gli strumenti di cui dispone. Il Muncipale PS, fra i promotori dell’iniziativa popolare, tenterà il possibile. Ma conosciamo i nostri polli di destra-centro e questo non ci tranquillizza. Solo una pressione forte sul Municipio potrà forse evitare un nuovo tradimento delle aspettative popolari e delle decisioni del consiglio comunale…